giovedì 27 gennaio 2011

L’ascolto nello studio delle lingue

Qualcuno che ascolta

L’ascolto nello studio di una lingua risulta essere il passo successivo alla lettura, in termini di difficoltà.

Quanti di noi magari davanti a un testo lo divorano con disinvoltura riuscendo a capire il significato di gran parte di esso, poi davanti a una trasmissione televisiva o a un film la propria autostima scende sotto lo zero, perché ci si accorge di non capire nulla.

Il nostro orecchio viene sottoposto a “frequenze” diverse quando si ascolta una nuova lingua e non sempre facilmente si sincronizza. Ecco perché è importante bombardare le nostre orecchie di messaggi nella lingua che si vuole imparare.

Farò alcune riflessioni cosa è l’ascolto attivo e l’ascolto passivo.

Ascolto passivo

Per ascolto passivo si intende l’ascoltare qualcosa in maniera passiva cioè senza prestare particolare attenzione in cosa si sta dicendo e senza avere la necessita di capirlo.

C’è chi dice che è inutile e che è solo una perdita di tempo e chi dice che può essere addirittura controproducente.

La verità invece è che, secondo me, fa miracoli se è accompagnato dalla lettura (anche di qualcosa di diverso rispetto a quello che si ascolta).

Come comportarsi allora con l’ascolto passivo?

Lo strumento in questo lavoro è principalmente uno: un lettore mp3 o qualsiasi dispositivo che ti permetta di ascoltare musica, podcast, e quant’altro in qualsiasi momento del giorno.

In realtà questo modo di fare per vari motivi che non sto a raccontarvi (motivi personali che non dipendono dall’efficacia del metodo), io personalmente l’ho usato poco.

Il vantaggio dell’ascolto passivo è che è possibile fare nel frattempo qualsiasi altra attività quotidiana e può essere usato in qualsiasi momento. Mentre si mangia, mentre si è sul treno o su un autobus, in macchina (se non si guida) ecc ecc.

Più ce li si tiene e meglio è.

Un altro modo per allenare l’ascolto passivo è vedere un film o un anime con sottotitoli (nella propria lingua). L’orecchio si allena a sentire quei suoni e poco alla volta diventano così naturali che si riesce ad anticipare il sottotitolo solo sentendo la frase, mi riferisco principalmente alle espressioni tipiche o a certe parole comuni.

Io ho fatto per tantissimo tempo questo tipo di ascolto, i risultati ovviamente sono più lenti ma con me hanno avuto un effetto molto buono.

Ascolto attivo

E’ vero che l’ascolto passivo aiuta tantissimo e allena le orecchie ai nuovi suoni della lingua che si vuole imparare, ma arrivati a un certo punto se non si passa ad un ascolto attivo ci si ferma e non si fa mai un vero e proprio salto.

Per ascolto attivo intendo un ascolto attento a ciò che si sente, tentando di perceperine le parole o addirittura le frasi, aggrappandosi a qualsiasi parola che si conosce per carpire il senso generale di un discorso.

Quando iniziare con l’ascolto attivo?

Diciamo sempre che non siamo ancora pronti, che non abbiamo un vocabolario di parole sufficiente, che siamo ancora principianti.

Facendo questi ragionamenti credo di aver perso solo tempo, perché l’unica risposta a quella domanda è: immediatamente.

Non c’è un momento giusto o qualcosa che si deve fare per prima, in realtà si può iniziare da subito perché non è importante capire tutto, l’importante è scoprire di aver intuito qualcosa.

Come un bambino che pian piano impara a parlare, allo stesso modo dobbiamo porci nei confronti della lingua che vogliamo imparare.

Sentiamoci orgogliosi quando afferriamo una parola e ne capiamo il senso, facciamola nostra, se volete segnatevela ma non pensate alla traduzione e a cosa potrebbe significare nella vostra lingua madre.

Pensate al contesto in cui l’avete trovata e a come è stata usata, se è un film focalizzatevi sulla scena e la memoria farà il resto.

Col tempo dalle singole parole capirete anche intere frasi o espressioni e a poco a poco vi accorgerete che riderete a una battuta, piangerete nei momenti tristi e vi incavolerete se il cattivo di turno mette il bastone tra le ruote all’affezionato protagonista.

Non è importante con cosa iniziate, che siano film, anime, o drama (parlando di giapponese, ma se la lingua che studiate è un’altra basta trovare le fonti equivalenti). Inizialmente potete anche usare i sottotitoli nella lingua che state studiando (cioè se studiate giapponese potete vedere un anime in giapponese con sottotitoli esclusivamente in giapponese).

Certo sarebbe meglio qualcosa con pochi dialoghi e scene di intermezzo che aiutano a capire il senso ma se non lo trovate non fa nulla. Quello che importa è che sia qualcosa che vi piace e qualcosa che vi viene voglia di rivedere.

E siate orgogliosi di ogni singola parola che avete capito, perché avete fatto un altro passo avanti nello studio, siate bambini che giocate a imparare.

Per adesso può bastare, pensate solo che l’ascolto passivo non esclude l’attivo, e viceversa, i due si possono fare parallelamente. La scelta di come farlo deve dipendere dal momento della giornata e da quanto si ha voglia di investire del tempo (l’ascolto attivo è più dispendioso in termini di energia e di tempo).

Se avete commenti in proposito o domande chiedete pure, sono qui anche per questo. Fate ogni tanto una visitina a questo rifugio, perché continuerò a parlare delle mie esperienze e di quello che ho appreso girando per la rete.

3 commenti:

  1. Io guardo molti anime e drama giapponesi in lingua originale e credo che il mio orecchio sia semiattivo.. uhuhuh!
    Di certo è un ottimo e piacevole allenamento anche se io cmq la lingua giapponese non la conosco, mi limito solo ad un po' di parole. :p

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  2. quoto in pieno quanto detto da nyu. Grazie alla visione di anime con i sottotitoli e anche all'ascolto di numerose canzoni giapponesi, ormai qualche parola riesco a coglierla perfettamente *_* poi meno male che per quanto riguarda le canzoni ci sono anche siti che riportano a fianco dell'originale la traduzione in inglese *_* in ogni caso prima o poi mi piacerebbe studiarlo in modo serio il giapponese *_*

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  3. Se inizierete a studiare il giapponese allora avete un gran vantaggio.
    Anche io ho usufruito di questo vantaggio visto che da un po' di anni non faccio che vedere anime in lingua originale con sottotitoli.
    Solo da poco ho iniziato a guardarli senza sottotitoli (attualmente ne sto vedendo con sottotitoli in giapponese) e trovo mooolti meno problemi a riconoscere le parole e a capire il senso.

    Luna se vuoi un consiglio non dire mai "prima o poi" perchè quel poi non verrà mai. Mettici anche 5 minuti al giorno se hai veramente voglia di farlo.
    E quando poi sarai più libera dedichi più tempo. Se pensi a quello che farai nel futuro, quel futuro non arriverà mai.

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