martedì 11 gennaio 2011

Scrittura: Fonetica o ideogrammatica?

Tavoletta con scrittura antica

La scrittura è stata per l’uomo una delle invenzioni più incredibili che ha potuto fare. Infatti essa ha permesso di poter lasciare alle generazioni future cose che difficilmente la memoria umana avrebbe potuto ricordare.

Attualmente tutti i metodi di scrittura che esistono possono essere divisi in due grandi famiglie, quelle fonetiche (come ad esempio il nostro alfabeto) e quelle ideogrammatiche (quella cinese ne è un esempio attuale).

I due metodi hanno ovviamente vantaggi e svantaggi che vorrei mettere in evidenza.

Anche se la scrittura fonetica deriva da quella ideogrammatica non vuol dire che essa rappresenta un evoluzione. Vediamo quali sono i suoi punti forti e le sue carenze.

Scrittura di tipo fonetico

Punti forti:

  • Semplicità. La scrittura fonetica è semplice da usare, in genere presenta dai 50 ai 100 simboli e con essi è possibile creare qualsiasi suono che il proprio linguaggio può produrre, un bambino deve faticare poco per impararla.
  • Veloce. La grafia dei simboli fonetici è veramente semplice, questo porta a una velocità maggiore nello scrivere ogni singolo simbolo. Attenzione che parlo di velocità nel singolo simbolo e non nello scrivere una parola che in questo caso dipende da parola a parola.
  • Leggibile. E’ possibile leggere anche una parola che non si è mai sentita, dato che i simboli identificano il suono e non la parola stessa.

Carenze:

  • Come è scritta una parola non da idea su cosa essa significa. Mentre la lettura risulta essere immediata non si può dire altrettanto della comprensione.
  • La visione di insieme non rende chiaro di cosa un testo stia parlando. Se non si legge interamente la pagina non è possibile sapere di cosa essa tratti, rendendo lenta una qualsiasi ricerca all’interno di un testo.
  • Appiattimento della lingua. Parole scritte allo stesso modo tendono ad assumere lo stesso significato nonostante non lo abbia. E’ vero che la scrittura dipende dalla lingua ma a volte è anche vero il contrario. Se volete sapere qualcosa in più di questo fenomeno leggete: “Evoluzione della lingua”.

Molte cose che risultano come vantaggi dell’uno sono svantaggi per l’altro e viceversa ma vediamo comunque nel dettaglio anche per gli ideogrammi.

Scrittura cinese

Vantaggi:

  • Espressività. Grazie ad esse è possibile esprimere diverse sfumature di parole simili utilizzando simboli diversi, caratteristica che ho notato nella scrittura giapponese, ma è presente anche in altri tipi di scrittura ideogrammatica.
  • Velocità di consultazione. Avere un simbolo che rappresenta un idea o un oggetto ti permette di indivuduare l’argomento di una pagina scritta anche solo guardandola.

Svantaggi:

  • Complessità. La scrittura cinese presenta attorno 85000 simboli ma uno di cultura media ne conosce attorno ai 3000. Per quella giapponese i numeri non sono tanto differenti anche se il governo ha cercato di limitarli a circa 2000.
  • Necessità di precisione nella scrittura. Un ideogramma se mal disegnato può assumere un significato diverso da quello voluto, quindi bisogna conoscerne bene i tratti per evitare di far errori.

Esula da questo articolo l’intenzione di indicare tutti i vantaggi e gli svantaggi di entrambi i metodi.

Shodo: tecnica artistica di scrittura giapponese

Alcune motivazioni sono molto personali, ad esempio molti mi direbbero che la scrittura di tipo ideogrammatico è molto bella da vedere, che è sì una cosa vera, ma non dimentichiamoci di alcuni scritti del passato in stile gotico. Anche quelli stilisticamente e graficamente anche se fatti con scrittura fonetica risultano avere un alto valore artistico.

Esempio di calligrafia gotica

La conclusione è che sia la scrittura ideogrammatica che quella fonetica presentano caratteristiche che le rendono entrambe ottime. Non poteva essere diversamente visto che nonostante siano state create tanto tempo fa ancora oggi esistono entrambe (soprattutto l’ideogrammatica che è stata creata prima).

Io personalmente preferisco la scrittura ideogrammatica perché la loro espressività è per me una caratteristica fondamentale.

Quando si parla è facile aggiungere l’espressività: l’abbassarsi o l’alzarsi della voce, espressione facciale, utilizzo del corpo e delle mani. Nella scrittura è difficile renderli ed è per questo che una maggiore espressività data dagli ideogrammi li rende per me preferibili.

Non posso però negare la semplicità della scrittura fonetica, che facilita non poco la diffusione dell’istruzione.

Probabilmente la continua abitudine nipponica di non buttare via nulla risulta essere vincente, facendo coesistere scrittura fonetica e ideogrammatica contemporaneamente.

Fonti immagini:Creativa Scrittura, Cina-Genova 2006

3 commenti:

  1. che belli che sono gli ideogrammi
    saranno anche difficili ma secondo me sono arte pura

    RispondiElimina
  2. Sul fatto che siano arte non si discute. Il giapponese mi affascina anche proprio all'esistenza dei kanji.

    RispondiElimina

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