giovedì 14 ottobre 2010

Tae Kim Japanese Grammar Guide

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Chi mi conosce, sa che da un po' di tempo a questa parte mi  sto dedicando in un modo o nell'altro nello studio della lingua giapponese da autodidatta, sfruttando quello che riesco a raggranellare dalla rete e mettendoci un po' di mia personale interpretazione dei metodi per adattarlo al mio stile.

Chi mi conosce ancora meglio sa anche che il metodo da me utilizzato in questo divertente e interessante studio è tutt'altro che standard ed esce fuori da qualsiasi tipo di approccio accademico o di qualunque altro corso. Questo ha portato a interessarmi sempre meno allo studio della grammatica fino ad arrivare a ripudiarla. Nonostante ciò oggi voglio parlarvi di un sito che tratta e spiega la grammatica giapponese.

Perché tale scelta? Perché Tae Kim's Guide to Learning Japanese (d'ora in poi abbreviato in TKG) affronta la grammatica in modo particolare e diversa rispetto a tante altre grammatiche con cui ho avuto a che fare, cartacee e non.

La differenza che subito salta all'occhio la ritroviamo già all'inizio nel primo capitolo della Basic Grammar (dopo aver visto la parte sulla scrittura). Parte subito a parlare dell'unità principale della frase giapponese: l'espressione dei stati di essere (espressione coniata dall'autore e da me tradotta in italiano), appena lette le prime righe vedrete che utilizza una terminologia tutta propria allo scopo di discostarsi totalmente dalla grammatica inglese (o italiana se lo confrontiamo con grammatiche italiane) che spesso può trarre in inganno e confondere.

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La più grande differenza però risulta essere la scelta di partire dalle frasi in forma piana e introdurre solo più avanti la forma gentile (丁寧). Questa scelta potrebbe fare storcere il naso alla maggior parte dei puristi del metodo accademico.

Per far chiarezza la forma gentile in giapponese è quella che si usa con persone conosciute da poco o appena incontrate, e mostra un certo grado di rispetto nei confronti di chi si parla. Mentre la forma piana è più informale e prevede una certa confidenza tra coloro che si parlano, quindi poco adatta a chi vuole affrontare un viaggio in Giappone. Ecco perché la maggior parte delle grammatiche preferiscono partire dalla forma gentile e solo dopo introdurre la forma piana.

Per esperienza personale però, posso assicurare che tale approccio anche se porta a poter usare fin da subito frasi "utili" in caso di un viaggio in Giappone, rende complesso comprendere poi altre strutture che ci si trova ad avere a che fare più avanti. Invece applicare un approccio più vicino al metodo usato dai madrelingua (i bambini giapponesi ovviamente imparano prima la lingua informale e poi pian piano iniziano a conoscere quella gentile), permette di fare un percorso più naturale del linguaggio essendo il modo in cui un giapponese impara a parlare.

Altro punto a favore di TKG sta nel suo uso notevole di esempi, e di frasi molto più "naturali" e di uso più comune nella lingua di tutti i giorni (e non frasi che praticamente non trovano mai applicazione nella vita di tutti i giorni).

Una delle sezioni che mi ha stupito più di tutte è quella in cui vengono elencate molte delle contrazioni presenti nella lingua parlata informale. Prima di leggere questo sito erano per me un mistero vero e proprio, non riuscivo mai a capire semplicissime frasi presenti in dialoghi di blog, fumetti, anime o drama; ma grazie a questa sezione ho avuto modo di aprire molte porte su questo strano mondo, e, oltre a imparare le più comuni, ho avuto qualche strumento in più per riconoscere quelle non spiegate.

Passiamo più in dettaglio su cosa ci offre il sito.

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In alto possiamo individuare tre sezioni: the complete guide, grammar guide, e resource. La prima è una parte in pieno sviluppo e ha un modo di affrontare la grammatica in maniera un po' più tradizionale e sinceramente non ho molto visitato, la seconda parte (la grammar guide) è quella di cui vi ho parlato finora, infine abbiamo resource in cui vi sono diversi utili consigli e strumenti per aiutarci a usare la lingua giapponese nel nostro bel PC.

In basso potete vedere la sezione blog, forum e wiki. Il primo, è ulteriore fonte di informazioni generali e consigli vari, inoltre è possibile contattare l'autore magari per ulteriori spiegazioni, anche se per quest'ultimo magari è più utile chiedere aiuto nel forum che permette di avere molte più persone che possono aiutarvi, la wiki invece è lo stesso sito messo in formato wiki.

E' possibile anche trovare il link per poter scaricare l'intero sito in formato pdf, risulta molto comodo sia per il fatto di poterlo stampare sia per navigarci dentro anche da offline. Unico problema è per gli esercizi presenti per i quali è meglio affrontarli direttamente sul sito se si ha l'intenzione di farli.

Tirando le somme di questo sito possiamo fare un sunto sui pregi e difetti:

Pregi:

  • Approccio originale nell'affrontare la grammatica;
  • Molti esempi chiarificatori presenti in ogni singola sotto sezione;
  • Ampio trattamento sulle contrazioni usate nel parlato quotidiano;
  • Possibilità di poter scaricare un pdf con tutto il contenuto del sito;
  • Aggiornamenti fatti recentemente e possibile sviluppo di nuovi contenuti.

Difetti:

  • Ostico all'inizio per chi non ha mai avuto a che fare con il giapponese;
  • Non permette di poter parlare sin da subito con i madrelingua senza risultare offensivo;
  • In inglese (questo per chi non ha praticità con la lingua);
  • Non è un testo professionale;
  • Non ricopre tutta la grammatica ma solo le forme più importanti;
  • E' una grammatica.

Detto questo vi consiglio di darci un'occhiata perché potrebbe aprirvi davvero nuove frontiere per questa lingua piuttosto ostica ma anche affascinante.

Vi segnalo ancora una volta il sito, segnalandovi qui il link: Tae Kim's Guide to Learning Japanese

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