mercoledì 15 dicembre 2010

Imparare i kanji

Remember the Kanji 1

La volta precedente abbiamo parlato dell’importanza di iniziare a studiare il giapponese partendo con lo studio dei kana. Una volta imparati i kana il passo successivo è quello di passare ai più complessi kanji.

Per fare ciò il miglior libro per riuscirci è sicuramente Remember the Kanji di Heisig che utilizza un metodo totalmente diverso da altri libri.

Di questo libro ancora non esiste purtroppo una versione italiana, quindi bisogna accontentarsi di una versione inglese.

I libri

Remember the Kanji è composto da tre libri, di cui il libro che io ritengo più importante è il primo.

Heisig affronta i kanji in due fasi. La prima consiste nell’associare ad ogni kanji una parola chiave che in qualche modo ne rappresenta il significato e con esso impararlo a riprodurlo eseguendo i tratti nel giusto ordine.

La seconda fase invece ha lo scopo di assegnare ad ogni kanji determinate pronunce.

Nel primo libro è presente tutta la prima fase, mentre nel secondo troveremo la seconda.

Onestamente la seconda fase io non l’ho mai affrontata ma da quel poco che ho potuto vedere non è ben fatta come la prima e quindi anche se è un ottimo metodo per associare ai kanji il loro significato non lo è altrettanto per quanto riguarda l’associazione delle pronunce.

Il terzo libro invece è un espansione dei due precedenti, infatti esso aggiunge altri 965 kanji trattando nella prima parte la prima fase e nella seconda… beh la seconda fase mi sembra ovvio.

Come dicevo prima il primo libro risulta essenziale nello studio mentre il secondo a mio parere risulta inefficace e di conseguenza è preferibile non usarlo. Infatti per l’associazione delle pronunce è meglio impararla direttamente applicata alle parole e con la pratica si riuscirà a capire quale pronuncia usare a seconda delle situazioni.

Tutti e tre i libri

Quali kanji

Il primo libro di Remember the kanji contiene ben 2042 kanji, in questa lista sono presenti tutti quelli che la vecchia riforma scolastica giapponese conteneva (cioè 1945) più altri comunemente usati (principalmente per i nomi).

Vengono presentati in un ordine particolare che si basa nel presentare prima elementi più semplici da combinare poi tra di loro.

Il suo modo di ordinare è diventato piuttosto famoso tale che la sua numerazione viene spesso utilizzata in occidente per indicare i kanji.

Il metodo

Heisig parte dal presupposto che ricordare una frase o comunque una piccola storiella è più semplice che ricordare una singola parola. E’ più facile ricordare una filastrocca piuttosto che le singole parole, e gli antichi lo sapevano per questo ne hanno create tantissime (ad esempio la filastrocca che lega il numero dei giorni di ogni mese).

Un esempio vale comunque più di mille parole quindi provo a farvene uno.

Il kanji 男 significa maschio, esso è formato da 田 (campo di riso) e 力 (forza). Quindi una storiella che può aiutare a memorizzare il kanji potrebbe essere: “Sono i MASCHI coloro che con la propria FORZA lavorano i CAMPI”.

otoko

La storia non è il fine ma solo lo strumento per raggiungere l’obiettivo, ecco perché una volta imparato ed associato la parola chiave al kanji, col tempo la storia può anche sparire e passare nel dimenticatoio.

Heisig consiglia per la memorizzazione di usare il metodo delle flashcards, ma noi che siamo più evoluti utilizzeremo Anki, anche perché in download sono presenti mazzi già pronti (se ne cercate uno con le parole in italiano cercate mcx Remember the kanji).

Le parti del primo libro

Il libro è diviso in tre parti.

La prima parte essendo ancora agli inizi Heisig aiuta suggerendo una storia che può aiutare a ricordare il kanji, questo non ci vieta di personalizzarle, anzi, visto che spesso si basano su modi di dire inglesi o comunque lontani dalla cultura italiana, è meglio crearsene di proprie sin da subito, in modo che restano più impresse.

La seconda parte è simile alla prima ma le spiegazioni sono più semplici e si limita a dare delle linee guida. Infine la terza parte che è anche la più corposa presenta soltanto l’elenco degli elementi di cui è composto il kanji e lascia totalmente al lettore il compito di ricavarne la storia tranne per quelli un po’ più difficili in cui da qualche indicazione.

Conclusioni

Se non l’avevo provato e non ne ero convinto dei risultati non ne avrei nemmeno parlato in questo blog di conseguenza non posso che consigliarlo soprattutto se viene abbinato all’uso di Anki per memorizzare.

Gli unici difetti sono la lingua (si spera che in futuro verrà localizzato anche in italiano) e il fatto che il secondo libro risulta a mio avviso totalmente inutile ma visto che si può scegliere di comprare solo il primo libro non credo sia un grosso problema.

Non mi resta che augurarvi buono studio.

6 commenti:

  1. Ciao! Ho letto con molto piacere gran parte del tuo blog e devo dire che è molto interessante! Volevo chiederti però un consiglio.. Heisig propone un metodo per memorizzare i TRATTI dei kanji e un solo significato generico.. Come o dove posso trovare fonti per imparare le pronunce kun e on e come contestualizzare il kanji stesso, da usare "complementare"/"in parallelo" a Heisig? Grazie!!

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  2. Per trovare le pronunce kun e on ci sono diversi modi, te ne consiglio alcuni gratuiti:
    -Google è il tuo amico, un metodo che uso è quello di scrivere il kanji su google.
    -Usando il metodo precedente ho scoperto wiktionary, scrivi il kanji che ti interessa e ti porta le diverse pronunce, ecco l'indirizzo: http://en.wiktionary.org/wiki/Wiktionary:Main_Page . Attenzione però di andare a vedere la parte in giapponese e non in cinese. Qui inoltre puoi trovare molte informazioni utili.
    - http://www.csse.monash.edu.au/~jwb/cgi-bin/wwwjdic.cgi?1B . Anche qui puoi trovare molte informazione sul kanji anche se per quanto le letture lo trovo un po' scomodo a dire il vero.

    Poi mi sento di consigliarti un software carino e gratuito che è utile anche come word processor per il giapponese o vocabolario in generale, si chiama WAKAN. Ovviamente per ogni kanji dice sia le letture on che quelle kun.
    Di cartaceo al momento non mi viene nulla di completo quindi non saprei dirti. Quelli che ti ho dato sono piuttosto affidabili e facili da usare. Attenzione però che puoi trovare anche pronunce poco usate o ormai in disuso.

    Lo so la tua domanda chiede come imparare le pronunce e non dove trovarle... ma per questa domanda ho solo una risposta:
    Parole, parole, parole.
    Contestualizzare il kanji all'interno di una parola è il modo migliore per imparare le pronunce, altri sono laboriosi e inutili.
    Ho sentito parlare di kanjidamage che è un metodo piuttosto strano per imparare un migliaio e passa di kanji (i più usati) assieme alle pronunce ma sinceramente non l'ho provato e non ti so dire l'efficacia, comunque googlizza e troverai qualcosa in proposito. Io le pronunce le imparo sulle parole e basta.

    Se ci sono altre domande chiedi pure.

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  3. grazie mille! senti avevo sentito parlare di questo sito come utilissimo e fondamentale: http://www.csse.monash.edu.au/~jwb/cgi-bin/wwwjdic.cgi?1C ma non ho la più pallida idea di come utilizzarlo. Lo conosci? L'hai mai usato? Grazie ancora per la tua risposta! Complimenti x il blog ancora! :D

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  4. ah se devi fare un articolo ti consiglio di consigliare (scusa il gioco di parole) il software plugin (lo uso su firefox e mi trovo bene) Rikaichan. praticamente passi sopra con il mouse a una parola/frase in giapponese e te ne dà delle info come lettura in kana e traduzione in inglese.. Mi sembra utile! ;D ciao

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  5. Si certo è tra quelli che ti ho segnalato se non erro.
    Comunque questo sito ha diverse funzioni vedo di elencartele una per una:
    - Word Search/Home: serve per cercare le singole parole, puoi scriverle anche in romaji ma devi selezionare la casella "Search using romanized Japanese", piccolo difetto la parola deve essere scritta nella forma da vocabolario altrimenti non si sa cosa ti esce.

    - Example search: utile per capire l'uso di forme grammaticali o di particolari parole, infatti scrivendo una parte di frase ti dice tutti gli esempi che ha nel database con quella parte di frase con le rispettive traduzioni.

    - Text Glossing: inserisci un intera frase e lui te la scompone in morfemi riconoscendone sia le forme verbali che degli aggettivi e di eventuali espressioni "tipiche" utile se non sai come si trovi la parola da vocabolario e per capire se il verbo è al passivo/causativo ecc ecc. Attenzione non ti fidare ciecamente perché alcune possono essere errate.

    Kanji Lookup: come ti avevo già accennato nel commento precedente serve per poter cercare i singoli kanji dandoti tutte le sue pronunce, le varie classificazioni e le varie parole formate con quel kanji.

    Le altre voci per adesso le puoi trascurare (io non le ho mai usate), e limitati ad usare queste qui.
    Il sito è estremamente utile soprattutto agli inizi perché ti da le traduzioni in inglese, però come consiglio io (e tanti altri) pian piano separati per passare a un dizionario monolingue.
    Resta comunque un'ottima risorsa per quanto riguarda frasi esempio per capire eventuali espressioni.

    Spero di esserti stato d'aiuto e grazie dei complimenti.

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  6. Ups in pochissimo tempo hai scritto un altro commento...

    Sparso qua e la nel blog credo di aver già parlato di rikaichan e della sua controparte per Chrome rikaikun (che secondo me è meno potente della sua controparte per firefox).
    Sì è uno strumento utile, ho anche letto che è possibile configurarlo con un dizionario monolingue attraverso un'altra plugin però per adesso non ho fatto esperimenti visto che è da un po' che non uso firefox.

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