mercoledì 17 novembre 2010

Ma dove ho messo la testa?

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Eccoci di nuovo qui con un nuovo articolo, e anche stavolta ci ritroviamo davanti a un titolo piuttosto strambo. Cosa nasconde questo strano titolo? Come avevo accennato nel precedente post cercherò di far luce su una delle cose più misteriose del mondo: il nostro cervello.

Oddio non ho nè capacità nè la conoscenza per poter fare veramente luce su questo argomento, tantomeno è mia intenzione trattare un intero studio sul cervello. Voglio semplicemente limitarmi a parlare della memoria, in modo da capire meglio perché ho dato così tanta fiducia ad Anki; ci tengo a sottolineare che tutto quello che riporterò sono parti di informazioni che ho raccolto qua e la senza alcuna pretesa di essere qualcosa di scientifico.

La memoria è uno degli elementi più importanti della nostra esistenza, essa tiene ricordo di tutte le nostre esperienze passate e attraverso essa possiamo parlare, comunicare, comprendere... in poche parole vivere; e per questo è importante saperla sfruttare al meglio e magari conoscerla potrebbe migliorare la nostra capacità di utilizzarla.

Nel precedente post ho discusso di come possiamo suddivedere in maniera "semplicistica" in due parti la nostra memoria: memoria a breve termine e memoria a lungo termine. La memoria a breve termine la chiamiamo così perché ciò che si trova in questa memoria viene mantenuto per un breve periodo di tempo, tra le poche ore a poco più di una settimana. In essa quindi si trovano tutte quelle esperienze giornaliere che non teniamo particolarmente conto, come ad esempio ciò che si mangia, una parola, qualcosa visto distrattamente ecc ecc.

Nella memoria a lungo termine quindi, come possiamo già immaginare, vi si trovano tutte le informazioni che restano per periodi più lunghi, possono andare dai diversi mesi, a degli anni, fino ad arrivare all'intera vita. Qui quindi possiamo trovare la nostra capacità di parlare, i visi delle persone a noi più care o che più odiamo, le voci, l'aver imparato ad andare sulla bici, il riconoscere i segnali stradali (anche se mi sa che non tutti gli italiani hanno messo qui tali nozioni) ecc ecc.

Quando veniamo a conoscenza di qualcosa di nuovo, questa conoscenza viene "scritta" nella memoria a breve termine, poi se essa viene "rinnovata", cioè viene ripetuta (un libro particolarmente interessante, il nome di un nuovo collega di lavoro che avremo a che fare periodicamente) pian piano viene spostata nella memoria a lungo termine fino a quando essa in termini teorici non viene più dimenticata.

Il problema nasce proprio qui, purtroppo non tutti memorizzano qualcosa nello stesso modo, ognuno ha "i suoi tempi", inoltre a volte capita che qualcosa ci risulta più facile memorizzare, altre cose sembrano proprio non entrare nella testa, o addirittura uscire due secondi dopo averle sentite, viste o lette. Perché avviene? Perché il cervello delle informazioni che riceve ne fa una cernita e cerca di tenere solo quelle che ritiene più importanti, scartando le rimanenti, e questo non sempre avviene per nostra scelta, ma per meccanismi per nulla chiari.

Senza volerlo capita di ricordarsi di certe filastrocche o storielle anche dopo anni, e a volte cose molto più importanti ci sfuggono dalla mente come se fosse una saponetta bagnata. Una cosa però è certa: più quella conoscenza viene vista, più in profondità nella nostra memoria viene scritta, fino a finire nella zona della memoria a lungo termine che farà tenere quella informazione per anni o addirittura per tutta la vita.

Ed è su questo principio che Anki fa leva ed è su questo che si basa il discorso dello spaced repetition, esso infatti si preoccupa di presentarci la cosa che vogliamo ricordare nel momento in cui la si sta per dimenticare in modo tale da rinfrescarla e "scriverla" in una zona più a lungo termine della nostra memoria.
Riflettendo un po' su quanto detto finora probabilmente diviene più chiaro il perché con il passare degli anni si riesce a ricordare meglio eventi del passato piuttosto che quelli più recenti, infatti la memoria a lungo termine col passare degli anni essendo sempre più "piena" tenta di tagliare fuori ciò che non ritiene importante per dare spazio a quello che ritiene importante, e per una persona anziana, il presente assume sempre meno valore, mentre i suoi ricordi del passato, che rappresentano la sua saggezza, assumono un peso maggiore e rimangono indelebili.

Fonte immagini: Annotated Anime

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