La lingua giapponese è per noi occidentali molto lontana sia geograficamente che nel suo aspetto vero e proprio. Grammatica diversa, parole totalmente diverse, sistema di scrittura diverso.
Ecco perché affrontare lo studio di questa lingua non è semplice come può sembrare e richiede di conseguenza la necessità di iniziare col piede giusto.
Ci sono diversi modi con cui iniziare, dall’evitare completamente il sistema di scrittura all’inizio e pensare solo alla grammatica e alle frasi, fino ad arrivare a pensare di imparare prima una grande quantità di kanji e poi passare al resto. Parto col dire che il primo modo è, secondo me, il più errato e il perché è molto semplice.
Quando si inizia con la grammatica si ha subito l’impressione di cominciare a capire la lingua e ti senti un dio solo perché sei riuscito a dire frasi del tipo “Io mi chiamo Pippo” o “La mia casa è bella”. Poi ci mettiamo davanti un libro o una pagina di un sito in giapponese e tutte le nostre conoscenze vanno a farsi benedire.
Il giapponese ha un sistema di scrittura totalmente diverso dal nostro, l’uso dei romaji è praticamente inesistente se non per qualche insegna pubblicitaria qua e la. Il romaji è un sistema ad uso e consumo esclusivo di noi occidentali, non è il giapponese. Chi inizia a studiare in questo modo se lo fa da autodidatta il 95% delle volte abbandona dopo due o tre settimane massimo.
Molti in passato mi hanno chiesto di insegnargli quello che so del giapponese ma con la mia inesperienza cercavo di renderla il più semplice possibile evitando le cose più difficili (come la scrittura) per farle poi in un secondo momento. Il risultato era però che dopo un po’ di tempo abbandonavano e non ne volevano più sapere.
Partire dai kanji d’altro canto risulta essere secondo il mio parere molto difficile e poco soddisfacente (che è anch’essa una cosa da considerare). Imparare subito 2000 simboli circa senza sapere nemmeno come si legano tra di loro è stressante, per non parlare che se si vuole impararne anche la pronuncia ci si ritrova ad usare l’odiatissimo (per lo meno per me) romaji.
Con l’esperienza ho capito che il modo migliore di iniziare deve essere sia un test per la persona che vuole imparare sia una cosa utile che ti sarà necessaria dal primo momento.
Ecco perchè adesso quando qualcuno mi chiede se posso insegnargli il giapponese quello che faccio è di presentargli le linee basi della lingua, dal come si scrive a come si costruiscono le frasi banali, impiegando nella spiegazione non più di 15-20 minuti, poi sbatto in faccia le tabelle degli hiragana e dei katakana e dico di ritornare da me solo quando hanno imparato questi due sistemi di scrittura.
Anche se sembra crudele, dietro ci sono dei motivi:
- Imparare il giapponese è difficile e i kana sono il primo ostacolo difficile da affrontare se si supera quello vuol dire che lo si vuole studiare veramente.
- Ci si allontana subito dai romaji che creano incongrunze e dubbi inesistenti nella lingua giapponese.
- I kana sono giapponesi e vengono utilizzati quotidianamente.
- Per impararli ci vogliono solo un 15 giorni di studio intensivo o un mesetto scarso se ce la prendiamo comoda (usate Anki per risultati più veloci)
- Possiamo finalmente scrivere in giapponese e sentirci delle divinità.
- Possiamo iniziare a leggere qualcosa, e se si cercano libri per bambini possiamo anche leggerli interamente.
Magari per chi segue un corso è più invogliato a seguirlo interamente e gli viene presentato in maniera graduale con testi ad hoc. Per un autodidatta purtroppo non è così.
In realtà, visto l’odio che provo nel confronto dei romaji (fatica sprecata nell’impararli e inutilità quando poi si va avanti con la lingua), consiglio anche a chi frequenta un corso di imparare prima di tutto i kana perché risparmierà molto tempo, impiegando solo una fatica iniziale che comunque prima o poi dovrà fare (fatica non sprecata, sempre utili e risparmio di tempo più avanti).
Per chi volesse sapere qualcosa di più su cosa sono gli hiragana e i katakana consiglio di dare un’occhiata a questo post: Kana: Storia e usi. Per finire vi do i link da cui prendere le tabelle degli hiragana e i katakana:
i link per scaricare le tabelle non portano a niente...
RispondiEliminaA quanto pare il sito aveva cambiato l'indirizzo delle pagine, di conseguenza il vecchio indirizzo non era più valido.
RispondiEliminaOra li ho sistemati e vanno al nuovo indirizzo, grazie anonimo per la segnalazione e scusate per il ritardo nella correzione ma un sacco di impegni mi si sono accavallati.